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Come adattarsi ad un lavoro in movimento

 

“Intergenerazionalità e Futuro del Lavoro”: come garantire l'opportunità dell'accesso alla professione scongiurando un conflitto tra generazioni e favorendo al tempo stesso innovazione e scambio di esperienze? Questo il tema della conference celebrata stamani presso il Camplus Bononia di Bologna (via Sante Vincenzi, 49), in occasione della prima settimana di attività felsinea del progetto Campus Mentis.

Al centro del dibattito, il delicato tema della convivenza e della gestione delle differenti generazioni in azienda, situazione destinata a proporsi sempre più frequentemente in seguito alle difficoltà di ingresso al lavoro per le nuove generazioni ed al contemporaneo allungamento della vita lavorativa per le “vecchie” generazioni previsto con la Riforma Fornero. Una conference contestualizzata all’interno del programma di incontri e formazione di Campus Mentis Bologna, ospitato nel capoluogo emiliano dal 4 all’8 febbraio, davanti ad una platea composta da più di un centinaio di neolaureati e rappresentanti delle Aziende che partecipano al progetto Campus Mentis.

Al tavolo dei relatori: Barbara Forni – Funzionario Parlamento Europeo, Ufficio d’Informazione in Italia, sede di Milano e Tiziano Botteri, Training & Innovation & HR Director di Cegos Italia S.p.A. Moderatore Luca Pautasso, Web Journalist.

La vostra parola d'ordine dev'essere: adattabilità" ha spiegato Barbara Forni. "Quello che vi si chiede oggi, all'interno di un'azienda così come di un'istituzione, è prima di tutto la capacità di apprendere, di crescere, la disponibilità nel cambiare mansioni e ampliare competenze a seconda delle esigenze del datore di lavoro".

Concorda con la parola d'ordine anche Botteri, che per l'occasione ha improvvisato tra i ragazzi una simulazione di dialogo tra aziende e aspiranti dipendenti, per cercare di capire cosa le une si aspettino dagli altri, e viceversa. "Siate propositivi, ma soprattutto positivi: non anteponete mai davanti all'azione i vincoli e gli ostacoli che potrebbero comprometterla" ha detto l'istrionico HR manager di Cegos Italia, il cui intervento è stato molto apprezzato dalla platea. "Altra parola d'ordine? Egogestione: significa non rinunciare ai propri ideali, ma trovare punti di contatto tra le proprie aspirazioni e le attese dell'azienda. È questa la chiave per la cosiddetta employability: ovvero la capacità di essere sempre appetibili per il mercato del lavoro.

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