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Lavoro, le novità nella riforma Fornero

 

Salario minimo per i contratti a progetto (co.co.pro), diventano più lunghi i contratti a temine e la  Aspi (assicurazione sociale per l’impiego che andrà a sostituire gli attuali ammortizzatori sociali) diventa anche liquidazione.

Sono alcune delle novità che si vorrebbero apportare alla riforma del lavoro attraverso gli emendamenti presentati ieri alla Commissione Lavoro di Palazzo Madama, vediamole nel dettaglio.

CO.CO.PRO. Scatta il salario minimo per i lavoratori a progetto, “deve essere adeguato alla quantità e alla qualità del lavoro eseguito e non può essere inferiore all’importo annuale determinato periodicamente”,  e verrà stabilito periodicamente dal Ministero per il Lavoro. A ciò si aggiunge il diritto ad un indennizzo in caso di perdita del posto.

CONTRATTI A TERMINE. La durata minima del primo contratto a termine passa da sei mesi a un anno e potrà essere sottoscritto anche senza causale specifica. Qualora ci fosse, è prevista la possibilità di introdurre nei contratti collettivi la riduzione della pausa obbligatoria tra un contratto a termine e un altro da 60-90 a 20-30 giorni.

Inoltre, in caso di situazioni in cui sia manifesta la finalità del rapporto a termine (per esempio in caso di start up, lancio di nuovi prodotti o nuove aree di business), l’azienda può decidere di assumere per 12 mesi fino al 6% del totale dei lavoratori occupati nell’ambito dell’attività produttiva.

PARTITE IVA. Stretta sulle partite Iva : saranno considerate “vere” solo quelle che dichiarano minimo 18 mila euro annui (reddito lordo). Sotto questa soglia il lavoratore potrà richiedere l’assunzione come lavoratore dipendente.

Saranno inoltre considerate “false” le partite iva in cui la durata della collaborazione supera gli otto mesi; quelle in cui il lavoratore ha postazione fissa, telefono, scrivania in ufficio; quelle pagate con uno stipendio superiore all’80% di quello di dipendenti e co.co.co.

REINTEGRO. Il reintegro in caso di licenziamento verrà deciso sulla base dei contratti collettivi senza riferimenti ai contenuti della legge per non limitare l’attività del magistrato.

ASPI ANCHE LIQUIDAZIONE. Per il lavoratore che non ha un impiego è possibile trasformare l’Aspi in una specie di liquidazione, in modo da avere soldi per poter avviare una nuova impresa, praticamente quanto accadeva con l’anticipo della mobilità.

APPRENDISTI. Non ci sono limiti alle loro assunzioni. Potranno essere sempre assunti senza i limiti previsti inizialmente nel testo e legati alla prosecuzione o meno del rapporto di lavoro. Limite del 50% di apprendisti dipendenti solo per chi ha alle dipendenze meno di 10 persone.

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