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I giovani del Ppe chiedono più misure all'Europa

«I leader dell'Ue devono varare una serie di misure per contrastare la disoccupazione giovanile, puntando sulla detassazione per gli under 30, sul sostegno agli apprendistati e ai tirocini e sul sostegno all'imprenditorialità». Lo chiede il Movimento giovanile del Partito popolare europeo (Yepp) in una serie di proposte avanzate dopo un incontro a Tallinn, in Estonia. «La disoccupazione giovanile costa ogni anno all'Europa 100 miliardi e va pertanto affrontata a livello comunitario con strumenti che favoriscano le assunzioni come quelli individuati dai giovani del Ppe», dice l'eurodeputata del Pdl Lara Comi, che ha sottoscritto le proposte dello Yepp. I giovani popolari chiedono in primo luogo una riduzione delle imposte per le aziende che impiegano ragazzi e ragazze sotto i 30 anni.
 
Altra misura importante, secondo i giovani popolari europei, consiste nel colmare il divario tra istruzione superiore e mercato del lavoro prevedendo apprendistati e tirocini come parte integrante del curriculum di tutti gli studi. Ma lo Yepp chiede all'Ue anche di spingere i giovani all'imprenditorialità, garantendo il sostegno alle start-up con venture capital e attraverso incubatori di imprese sul modello americano. Sostiene infatti Comi: «Il fondo di garanzia per l'occupazione giovanile non è sufficiente: il Consiglio Ue prenda in esame le proposte dei giovani del Ppe». 

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