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Lavoro: Monti spinge la riforma. “Avanti anche senza accordo”.

"Siccome abbiamo una responsabilità verso l'insieme dei cittadini, non potremmo fermarci se a quel tavolo non ci fosse accordo". Mario Monti sottolinea di essere ottimista sul raggiungimento dell'intesa con le parti sociali, ma aggiunge che occorre riformare il mercato del lavoro in ogni caso. Per questo il premier ribadisce il termine di fine marzo per il via libera della riforma. "Vogliamo un'intesa - prosegue Monti - che "modifichi e non annulli la tutela dei lavoratori e la trasformi da continuità del singolo posto di lavoro a tutela sempre più basata su una rete di sicurezza del singolo lavoratore, accompagnandolo nel trasferimento tra posti di lavoro o località. L'importante è non creare situazioni precarie e soprattutto lavorare nell'interesse di un interlocutore che non è seduto al tavolo: i giovani, oggi emarginati, spesso disperati e spesso a ragione disperati". E a chi gli chiede se teme tensioni sociali, il premier replica con pacatezza: "Spero e credo di no: la nostra situazione è ben diversa da quella della Grecia che esce da anni di politica che ha illuso i cittadini. La Grecia è stata maestra nel creare false speranze".