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È flessibile l'80% delle nuove assunzioni

Il 68,1% dei rapporti di lavoro attivati nel 2011 è stato a tempo determinato, l'8,5% un contratto di collaborazione, il 2,8% di apprendistato e l'1,7%, un mix tra contratto d'inserimento, interinale e di formazione-lavoro. La crisi sta colpendo duramente l'occupazione. Ma anche la "qualità" degli avviamenti al lavoro, ha evidenziato la Uil in uno studio sulle comunicazioni obbligatorie (2008-2011), che sarà pubblicato nei prossimi giorni. Lo scorso anno, in totale, l'81,1% delle nuove assunzioni è avvenuto utilizzando un rapporto di lavoro "flessibile", e solo il restante 18,9% un contratto a tempo indeterminato (vale a dire poco meno di uno su cinque). Mentre nel 2008, ultimo anno "pre-crisi", i contratti stabili toccavano quota 30%, contro il 70% di rapporti "precari". 

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